Il presidente dell’Opera Nomadi Massimo Converso partecipa alla trasmissione televisiva “L’Antipatico” di Maurizio Belpietro
ROMA. 1 LUG. Secondo una nota informativa dei carabinieri, il paladino dell’integrazione e dei diritti in Tv, nonché presidente dell’Opera Nomadi, Massimo Converso, è accusato di violenza sessuale, peculato, truffa aggravata, frode aggravata nelle pubbliche forniture. Gli investigatori, che stanno indagando a 360 gradi sui campi rom della Capitale, hanno avviato verifiche anche su alcuni fatti in cui sarebbero coinvolte delle minorenni.
Massimo Converso è uno dei simboli della Cooperazione ed era apparso in televisione a numerose trasmissioni, talk show e dibattiti per lamentare la nostra scarsa propensione a favorire l’integrazione dei nomadi. L’Opera Nomadi è una delle principali organizzazioni che tutela rom, sinti e caminanti in Italia.
Secondo gli investigatori, tra le altre cose, solo una minima parte dei 12mila euro mensili, che l’Opera Nomadi riceveva dal Comune di Roma per prestare assistenza al campo dei rom di via Cesarina, sarebbe finita in aiuti in loro favore.
Inoltre, sarebbero state falsificate le previste relazioni periodiche inviate al Campidoglio. Parte dei soldi pubblici ricevuti dall’Opera Nomadi e destinati per l’assistenza e l’integrazione, sarebbero poi stati usati dal presunto furbetto come se fossero i suoi.
I carabinieri hanno scoperto 150mila euro in un conto corrente bancario.
Indagini pure su altri fondi regionali e nazionali.
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