Home Spettacolo

Triennale Milano, domani nuovo appuntamento del Decameron

0
Triennale Milano, domani nuovo appuntamento del Decameron

Proseguono gli appuntamenti di Triennale Decameron – nuovo format di Triennale Milano che invita artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti a sviluppare una personale narrazione – con l’artista Antonio Ottomanelli, il manager culturale Mauro Felicori e l’esperto di comunicazione Oscar Di Montigny, venerdì 3 aprile.

Nell’ambito di Triennale Decameron, Lorenza Bravetta, membro del Comitato scientifico di Triennale Milano, dialogherà con Antonio Ottomanelli e Mauro Felicori sul tema A distanza di sicurezza: Cultura e Turismo prima e dopo la pandemia. A seguire con Oscar Di Montigny sarà approfondito il tema Immuni da cosa? Libertà fisica, morale o finanziaria prima e dopo la pandemia.

Questi dialoghi fanno parte di una serie che introduce il progetto, ideato da Antonio Ottomanelli e Triennale Milano, Cosa faresti domani, se fosse ancora domenica?, che, ispirandosi a Comizi d’amore, risponde a questo interrogativo con una campagna fotografica e multidisciplinare. Un itinerario di ricognizioni, incontri e comizi che coinvolgerà persone comuni e invitati autorevoli. Fotografi, artisti, ricercatori, creativi, manager, scienziati, filosofi parteciperanno a una documentazione video e fotografica, lavorando a quattro mani con l’autore, sui temi che governano la ricerca: le implicazioni della dimensione privata nella tutela di quella pubblica, il valore morale dei concetti di libertà, di spazio pubblico, tempo libero e lavoro. Un invito a non rassegnarsi a un unico mondo possibile dominato dal libero mercato, dal capitalismo e dalla globalizzazione, ma a rilanciare una fantasia utopica che, contaminandosi con la teoria politica, l’economia, la filosofia, l’etica, la scienza, la biotecnologia, potrà cogliere le molteplici sfaccettature della contemporaneità e strappare il futuro alla presa della logica dominante.

Triennale Decameron è un progetto di Triennale Milano sviluppato a partire dallo spunto del Decamerone di Giovanni Boccaccio, che narra di un gruppo di giovani che nel 1348 per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera e a turno si raccontano delle novelle per trascorrere il tempo.

Tutte le “novelle” di Triennale Decameron saranno trasmesse in diretta sul canale Instagram di Triennale. Tutti i giorni alle 17.00.

Antonio Ottomanelli

Artista e attivista visivo, indaga, attraverso gli strumenti dell’arte visiva, le relazioni che intercorrono tra l’evoluzione tecnologica, l’autorità, la libertà individuale e il contesto ambientale, considerato oltre la sua dimensione ecologica, anche come contesto storico e culturale. Nato a Bari, architetto, Ottomanelli si interessa alla fotografia come strumento per indagare il territorio, quale indicatore delle dinamiche sociali e delle tensioni geopolitiche in contesti di crisi. Espone in numerosi festival e fiere in Italia e all’estero, a Milano, Berlino, Londra, Arles, São Paulo, Dallas, New York, Holon e Amman. Partecipa alla XIV e alla XVII Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia e alla prima Biennale del Design di Istanbul. Nel 2016 è nominato FOAM Talent. È curatore di The Third Island (Planar Books), primo volume dedicato all’osservazione dell’impatto delle grandi opere sui cambiamenti territoriali e sociali. È rappresentato in Italia da Montrasio Arte. È consulente strategico per l’arte contemporanea di enti pubblici e privati e dal 2017 è professore al master in Photography and Visual Design della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA).

Oscar Di Montigny

Oscar Di Montigny è esperto di Megatrend e Grandi Scenari, Innovative Marketing, Comunicazione Relazionale e Corporate Education. Con keynote speech di forte impatto motivazionale, in eventi nazionali e internazionali, sia pubblici che aziendali, conduce l’audience attraverso l’individuazione di nuove possibili chiavi di lettura degli eventi, offrendo prospettive complementari e funzionali ad affrontare le sfide del futuro. È Chief Innovation, Sustainability & Value Strategy Officer di Banca Mediolanum e Amministratore Delegato di Mediolanum Comunicazione. È stato Chief Marketing Communication Officer del Gruppo Mediolanum dal 2000 al 2018. Come professioni sta pone l’educazione al centro sia del progetto di Mediolanum Corporate University, che ha ideato e fondato nel 2009, sia di Centodieci.it, la piattaforma culturale (magazine digitale ed eventi territoriali) di Banca Mediolanum che ha ideato e lanciato nel 2013. Divulga i medesimi principi attraverso un percorso integrato di attività editoriali, keynote speech in consessi internazionali, lectio magistralis in scuole e università e attività di advocacy presso gruppi imprenditoriali. Di Montigny è ideatore del concetto di Economia Sferica, autore del bestseller Il Tempo dei Nuovi Eroi e fondatore e Presidente di BYE (Be Your Essence).

Mauro Felicori

Mauro Felicori è nato a Bologna nel 1952. Manager culturale, è dal febbraio 2020 Consigliere e Assessore alla Cultura e al Paesaggio della Regione Emilia-Romagna. Per tutto il 2019 è stato Commissario alla Fondazione Ravello e responsabile del progetto AGO Modena Fabbriche Culturali. Dal 2015 al 2018 è stato direttore generale della Reggia di Caserta, esperienza che l’ha fatto considerare da “Artribune” il “miglior direttore di museo in Italia 2016”. In precedenza, ha speso gran parte della sua carriera come dirigente culturale del Comune di Bologna, prima impostando politiche inclusive per i giovani, con una attenzione speciale alle produzioni artistiche, alla nascita di nuove imprese, ai centri giovanili indipendenti; poi evolvendo verso l’idea di Bologna Città Creativa. Nel 1988 è stato direttore della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa Mediterranea e nel 1991 coordinatore di Nuova Officina Bolognese alla GAM di Bologna. Dal 1993 al 1999 Capo di Gabinetto del Sindaco di Bologna, è stato il promotore di Bologna Capitale Europea della Cultura di Bologna 2000. Con l’elaborazione del progetto della Certosa di Bologna e la fondazione dell’Association of Significant Cemeteries in Europe ha dato inizio nel 2000 alla scoperta dei cimiteri come parte del patrimonio culturale europeo, ricevendo un riconoscimento negli Europa Nostra Awards e il Premio Francesco Arcangeli di Italia Nostra. Nell’inverno 2003/04 ha curato la mostra Morire per amore, Arte e Resistenza a Bologna nella ex Chiesa di San Mattia. Prima dell’esperienza casertana era stato responsabile del marketing territoriale (con il coordinamento dei progetti europei e della presenza nella rete delle Città Creative Unesco) e del turismo del Comune di Bologna. Insegna nelle Università di Bologna e Napoli. Ha tenuto corsi anche a Genova e Udine.

Articolo precedentePillole d’arte dalle proprie case
Articolo successivoCovid-19 | E’ morto l’ex presidente Federciclismo Giancarlo Ceruti