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Tragedia a Seveso, 56enne strangola la compagna

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Tragedia a Seveso, 56enne strangola la compagna

MONZA. 25 NOV. Huyata Quispe, mamma di ventinove anni, è stata strangolata e soffocata dal compagno, Vittorio Vincenzi, 56 anni.

Giovedì intorno alla mezzanotte i carabinieri di Seregno sono giunti  in unappartamento di piazza Mazzini a Seveso, dopo la telefonata del nipote del 56enne, chiamato dalla sorella dell’uomo, a cui lui aveva appena confessato di aver ucciso la compagna.

I militari sono giunti nell’appartamento e hanno trovato la donna riversa per terra, mentre nell’altra stanza, il figlio di tre anni che piangeva.

Alla sorella l’uomo che era salito all’ultimo piano della palazzina, aveva detto al telefono: “Ho combinato un casino, adesso mi butto”.

Il 56enne era stato poi fermato del nipote. Successivamente ha poi confessato tutto ai carabinieri, ai quali si è consegnato senza opporre resistenza.

Da uno ricostruzione dei carabinieri la donna era arrivata in iItalia una decina di anni fa con la famiglia, mentre il Vincenzi ne arrivava dopo un paio di relazioni ed un matrimonio andato male.

I due, però, si erano conosciuti circa tre anni e mezzo fa e si erano innamorati. Ne era nato un figlio, poi un anno fa una bambina ma da allora la loro relazione aveva iniziato ad avere problemi. Ieri era proprio il primo compleanno della piccola.

Il rapporto era incrinato da tempo, infatti, risulterebbe anche una denuncia per stalking, denuncia che risalirebbe alle scorse settimane.

A tal punto che la donna aveva deciso di chiudere la relazione ma l’uomo non voleva.

La donna mercoledì aveva acconsentito di festeggiare con il 56enne il primo compleanno della piccola e i parenti di lui.

I due, però, hanno litigato, alla presenza della sorella e del cognato di lui. La donna voleva che lui andasse via, lui avrebbe voluto dormire a casa. Così la ventinovenne ha telefonato al 112, per chiedere aiuto. Una volta giunti i carabinieri, l’uomo si sarebbe allontanato, poi, intenerita dai pianti del figlio maggiore, ha cambiato idea, facendolo restare.

Due ore dopo, dopo aver sistemato i due bimbi sul divano, il 56enne ha aggredito la compagna, strangolandola.

Infine ha scritto una lettera chiedendo scusa a tutti per quello che aveva fatto.

Ora è in carcere con l’accusa di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione.