Nell’anno che segna l’ottantesimo anniversario della nascita e il venticinquesimo anniversario della scomparsa di Rudolf Nureyev, il Teatro alla Scala e il suo Corpo di Ballo, onorano la grande etoile con una serata a lui dedicata.
Una serata che vede al centro le Étoiles del teatro Svetlana Zakharova e Roberto Bolle, ma ricca anche di prestigiosi ospiti internazionali come Marianela Nuñez, Vadim Muntagirov, entrambi Principal del Royal Ballet, e Germain Louvet, Étoile dell’Opéra di Parigi.
Era il 1965 quando Rudolf Nureyev fece la sua prima apparizione alla Scala accanto a Margot Fonteyn in Romeo e Giulietta. Quella fu la prima di una lunga serie in cui la Scala ha avuto occasione di acclamare il più grande ballerino di tutti i tempi capace di incantare il pubblico con la sua straordinaria presenza eseguendo balletti memorabili con altrettanto memorabili partners .
Serata Nureyev prevede tre serate, il 25, 26 e 29 maggio, più una Serata straordinaria, il 24, a favore della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus. I grandi artisti che prenderanno parte allo spettacolo eseguiranno le versioni di Nureyev dei grandi classici oltre che quelle che proprio nel teatro milanese lo hanno visto in scena come straordinario interprete.
Saranno eseguiti infatti il terzo atto della sua versione di La Bella addormentata nel bosco che proprio alla Scala, unica tra le sue coreografie, vide il suo debutto nel 1966, che sarà interpretato dagli artisti del Ballo scaligero e, nei ruoli di Aurora e del Principe Desiré Svetlana Zakharova e Germain Louvet, al suo debutto alla Scala; o lo svafillante Gran pas de deux del terzo atto dal suo Don Chisciotte, uno dei cavalli di battaglia della compagnia scaligera, in repertorio alla Scala dal 1980, protagonista delle stagioni milanesi e delle tournée internazionali, qui interpretato da Marianela Nuñez e, per la prima volta alla Scala, Vadim Muntagirov.
Roberto Bolle attorniato dalle tre muse Polimnia, Calliope e Tersicore, sarà Apollo nella famosa coreografia di George Balanchine, riportando la memoria al 1971, quando per la prima volta questo capolavoro entrò nel repertorio della compagnia scaligera e fu proprio Nureyev a impersonare il dio greco.
Come omaggio finale a Nureyev coreografo, ballerino e direttore di compagnia, oltre che grande sprone per le nuove generazioni che ha sempre saputo far risaltare, un Défilé che accoglierà in un grande abbraccio le Étoiles, gli artisti ospiti, i ballerini del Teatro alla Scala e gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, Accademia che vede anche impegnata in questo omaggio la sua Orchestra, diretta dal M° David Coleman.
Francesca Camponero