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Se la rete è di metallo… Le opere di Giorgio Tentolini

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Se la rete è di metallo… Le opere di Giorgio Tentolini

E’ un artista appena quarantenne che vanta nella propria carriera frequentazioni con la fotografia, la grafica e le arti figurative in genere. Da anni è impegnato in un lavoro sui materiali e sulla memoria e sui che lo ha portato ad un notevole successo ben oltre i confini nazionali.

Si chiama Giorgio Tentolini ed espone in questo periodo presso la Galleria Colossi Arte di Brescia diverse opere frutto della positiva commistione tra le sue tante abilità.

La mostra dal titolo “Kalopsìe” inaugurata il 23 febbraio, sarà visitabile fino al 9 aprile, l’esposizione di lavori che segnano un punto fisso della carriera dello scultore che, presenta l’excursus fatto tra immagini e materiali.

L’Autore parte dal concetto base della fotografia, ovvero la quantità di luce che si imprime sulla lastra fotografica o il sensore digitale. Da qui ha tentato di tradurre questa luce sulla tela grazie a materiali semitrasparenti, sovrapponendo o eliminando gli stessi per dare profondità al tratto. In questo lavoro ha quindi unito la tecnica della fotografia con la mente analitica del grafico, miscelate abilmente alla creatività dell’artista che hanno dato vita alle sue opere. Ha iniziato a sovrapporre strati di carta, di tulle ed oggi sta utilizzando la rete metallica con risultati sorprendenti. Stratificando la rete crea immagni di visi e figure senza mai utilizzare pigmenti ma semplicemente sovrapponendo il materiale. 

“La stratificazione del metallo è simile alla stratificazione della memoria”, spiega lo scultore, “dove il materiale si sovrappone ad altro in alcuni spazi ed è invece limitato in altri, esattamente come accade con i nostri ricordi: alcuni vivi ed intensi, altri sbiaditi e dai contorni labili”.

Nelle sue opere la bidimensionalità del quadro sembra uscire dalla tela per dare vita a visi a tutto tondo, che appunto escono dalla rete sovrapposta. Visi ma anche figure di statue classiche che, nel tempo non hanno mutato le proprie caratteristiche, giungendo fino a noi praticamente inalterate nel tempo: Venere, Hermes, Apollo riportano ancora oggi ad un canone antico di millenni, preciso e fedele, che Tentolini interpreta con occhio moderno e materiale inedito.

La ricerca effettuata dall’Artista non si ferma qui, sono infatti suoi gli studi sui manichini, elementi fissi di negozi e boutique che perdono il proprio valore per dare importanza ai vestiti che presentano, protagonisti inconsapevoli di tante vetrine. Qui l’opera di recupero di senso è volta al dettaglio, al conferire valore al frammento di un’immagine. Ulteriore ambito di studio che ha affrontato Tentolini è quello legato agli immobili: figure di appartamenti su inserzioni, che attendono di essere venduti o affittati, spazi che appaiono come identici tra loro e che risulta difficile differenziare. Gli studi di interni diventano quindi protagonisti dello spazio artistico ed anche qui il particolare viene messo in luce dall’Artista ed assurto a elemento di spicco dell’opera. Da citare inoltre il lavoro sugli “sconosciuti” protagonisti delle fotografie, ovvero quei passanti che vengono immortalati involontariamente nelle foto ricordo e che, nell’opera dello scultore si trasformano in attori principali di questa memoria comune.

“La rete che utilizzo” spiega ancora Tentolini, “diventa una sorta di setaccio, di filtro per i ricordi, dove rimane solo ciò che viene valutato importante e degno di essere conservato, magari proprio un dettaglio apparentemente privo di grande significato”. E questo lavoro di conservazione e recupero stimola il fruitore dell’arte ad un lavoro di introspezione e di scambio: ci si ritrova nei concetti che Tentolini imprime sulla tela, nel valore universale della bellezza. Una mostra che davvero merita di essere vista. (foto: Giorgio Tentolini) 

Per informazioni Colossi Arte Contemporanea, Corsia del Gambero, 16 – Brescia: tel. +39 0303758583 cell. +39 3389528261 info@colossiarte.it. 

Roberto Polleri