QUEENSLAN – AUSTRALIA. 30 MAG. E’ successo in Australia: ieri sera una donna di 46 anni è stata attaccata e trascinata via da un coccodrillo nel parco nazionale di Daintree, mentre faceva il bagno nell’acqua bassa insieme ad un’amica presso la foce di un fiume. La sua amica, di 47 anni, ha tentato invano di salvarla dalle zanne del rettile, ma è stato tutto inutile. Ha dato subito l’allarme in un vicino negozio, ed attualmente è ricoverata in ospedale in stato di shock con una ferita al braccio causata da un colpo di coda dell’animale.
Continuano le ricerche della vittima con imbarcazioni e un elicottero attrezzato con apparecchiature di termografia, ma il deputato locale Warren Entsch ha giustamente fatto presente che la donna ha ignorato i cartelli di allerta. Ora si temono ritorsioni contro i coccodrilli il che non sarebbe giusto.
“Questa è una tragedia, ma era evitabile. Non si può legiferare contro la stupidità umana. Vi sono cartelli di avvertimento dappertutto”, ha detto Entsch. L’attacco è avvenuto non lontano da dove un bambino di 5 anni è stato ucciso da un coccodrillo di oltre 4 metri nel 2009 e dal luogo in cui una donna di 43 anni ha subito la stessa sorte mentre nuotava in un ruscello nel 1985. Chissà perchè a qualcuno piace con leggerezza sfidare il peggio.
FRANCESCA CAMPONERO
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