SAVONA. 21 NOV. Ci sarà anche una delegazione savonese oggi a pomeriggio alla inaugurazione della collettiva dedicata agli artisti astratti alla Galleria Marcantoni Arte Contemporanea di Pedaso (vernissage in via Manzoni, 21 alle ore 18). “ Si tratta- dice Adalberto Guzzinati, giornalista e critico d’arte- di una esposizione collettiva di artisti del XX secolo, a cura di Claudio Marcantoni. Un evento imperdibile per quegli appassionati e collezionisti che ammirano gli artisti italiani e stranieri che hanno caratterizzato il panorama dell’arte di gran parte del secolo scorso. Una mostra di rilievo dedicata soprattutto all’ astrattismo lirico e geometrico”.
In esposizione, fino al 13 dicembre, opere realizzate, fra gli altri, da Renato Barisani, Agostino Bonalumi, Eugenio Carmi, Piero Dorazio, Gianni Dova, Hans Hartung, Fernand Léger, Alberto Magnelli, Giuseppe Santomaso, Gino Severini, Graham Sutherland e Luigi Veronesi.
“L’esposizione – ci spiega Claudio Marcantoni- è l’esito di un collezionismo che, negli anni, ha avuto nella scelta di opere astratte il suo liet motiv. Dipinti che sono entrati a far parte della raccolta della galleria strizzando l’occhio al mercato, ma senza trascurare mai l’importanza storica dell’artista. Carte e tele che raccontano l’arte del secolo scorso. Un linguaggio, quello astratto, che ha influenzato numerosi artisti nel loro modo di raccontare, affrontare e leggere la realtà. Nel XX secolo, infatti, l’arte abbandona i modelli della tradizione ed intraprende la sua più grande rivoluzione. Astrattismi vuol essere una promenade, un excursus storico che presenti due facce predominanti del linguaggio aniconico: quello geometrico e quello lirico. L’Astrattismo geometrico è dominato da un rigore e da un controllo razionale dell’espressione assoluti. La matematica e la geometria, intesa come indagine dei rapporti numerici, e lo studio delle proporzioni e delle misure tra sagome e colori sono punti di riferimento centrali e irrinunciabili per i pittori che seguono questa strada. L’Astrattismo lirico, da parte sua, lascia ampio spazio alla fantasia e all’universo personale dell’artista. Il termine “lirico” fa riferimento ad un atteggiamento poetico del pittore che trapela anche dai segni e colori stesi sulla tela, suggerito dalla relazione tra l’uomo e le forme. I mezzi espressivi utilizzati sono il colore, le linee, le forme e gli andamenti compositivi. A questi elementi è affidato il compito di esprimere significati; le forme astratte devono provenire da un’esigenza spirituale dell’uomo; si studiano le affinità tra pittura e musica: anche questa, infatti, suscita sensazioni senza voler imitare nulla”. La mostra marchigiana, aperta tutti i giorni dalle 17 alle 20, a Pedaso, in provincia di Fermo, rappresenta dunque una occasione davvero interessante per chi voglia rendersi conto della ricchezza e grandezza di questo movimento artistico, soprattutto delle creazioni lasciate dai grandi maestri italiani.
CLAUDIO ALMANZI
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