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Sabato prossimo debutta alla Scala La Bella Addormentata

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Indubbiamente da non perdere il debutto in Scala de La bella addormentata nel bosco di Alexei Ratmansky da Petipa, una coproduzione con l’American Ballet Theatre
Indubbiamente da non perdere il debutto in Scala de La bella addormentata nel bosco di Alexei Ratmansky da Petipa, una coproduzione con l’American Ballet Theatre
Indubbiamente da non perdere il debutto in Scala de La bella addormentata nel bosco di Alexei Ratmansky da Petipa, una coproduzione con l’American Ballet Theatre
Indubbiamente da non perdere il debutto in Scala de La bella addormentata nel bosco di Alexei Ratmansky da Petipa, una coproduzione con l’American Ballet Theatre
Indubbiamente da non perdere il debutto in Scala de La bella addormentata nel bosco di Alexei Ratmansky da Petipa, una coproduzione con l’American Ballet Theatre

MILANO. 23 SET. Indubbiamente da non perdere il debutto in Scala de La bella addormentata nel bosco di Alexei Ratmansky da Petipa, una coproduzione con l’American Ballet Theatre nata da un attento studio e da un appassionato lavoro di ricerca e ricostruzione da parte di Ratmansky, che ha ottenuto un grandissimo successo negli Stati Uniti e che ora sarà in scena con il Corpo di Ballo scaligero dal 26 settembre al 23 ottobre 2015.

La  Bella addormentata mancava dalle scene scaligere dal 2007 e adesso si risveglia in questa nuova e sontuosa veste con scene e costumi di Richard Hudson, ispirati al lavoro di  Léon Bakst per la storica produzione dei Balletti Russi di Djagilev del 1921. Per l’occasione sul podio torna un grande interprete del repertorio russo, Vladimir Fedoseyev.

Alexei Ratmansky, che ha fatto della ripresa dei classici uno dei punti di forza nel suo lavoro creativo, desiderava da tempo confrontarsi con questo balletto e senza dubbio il balletto sontuoso per antonomasia, debuttato a Pietroburgo nel 1890 con Carlotta Brianza nel ruolo di Aurora, era un’ottima occasione per tirare fuori ancora una volta il suo estro. Il lavoro del coreografo russo- americano si è basato sul ricostruire la coreografia originale, non solo nei passi, ma soprattutto nello stile, del 1890 (anno di nascita del balletto di Ciajkovskij e Petipa). Aveva già fatto lo stesso Sergej Vicharev nel 1999, quando per la prima volta il Mariinskij di Pietroburgo fece rinascere la “Bella” del 1890. Per Ratmansky è stato possibile grazie alla notazione del balletto realizzata da Nikolaj Sergeev con il sistema Stepanov conservata all’università di Harvard che il coreografo ha consultato e studiato insieme alla moglie Tatjana, sua preziosa collaboratrice.

Una versione d’eccezione anche per la presenza di Massimo Murru nel ruolo di Carabosse ( serate del 26 settembre, 2 e 6 ottobre) e dell’étoile Svetlana Zakharova, nel ruolo della principessa Aurora.

Nelle recite successive, nei ruoli di Aurora e Désiré saranno Nicoletta Manni  e Timofej  Andrijashenko (1 ottobre), Virna Toppi  e Christian Fagetti  (pomeridiana del 6 ottobre),Lusymay Di Stefano e Claudio Coviello (7 ottobre), Vittoria Valerio e Angelo  Greco (20 ottobre), ancora Nicoletta Manni (il 22 ottobre, recita del ciclo ScalAperta) accanto a Marco  Agostino e  Vittoria Valerio  con Claudio  Coviello  (il 23 ottobre). Il ruolo di Carabosse sarà interpretato, oltre che da Massimo Murru, anche da Mick Zeni (1 e  7 ottobre), Marta Romagna (pomeridiana del 6 ottobre e 22) e da Christian Fagetti (20 e 23 ottobre).

FRANCESCA CAMPONERO