I quadri elettrici di media tensione, noti anche come quadri elettrici MT, sono apparecchiature specializzate utilizzate per la distribuzione dell’energia elettrica a media tensione. Solitamente, questi sistemi gestiscono una tensione trifase compresa tra 1 kV e 52 kV. Essi svolgono un ruolo cruciale nel garantire la distribuzione sicura ed efficiente dell’energia elettrica in impianti industriali, infrastrutture pubbliche e grandi edifici.
Tra i componenti principali dei quadri MT è possibile citare i trasformatori di media tensione il cui scopo è quello di ricevere e distribuire energia elettrica in media tensione oppure di trasformarla da media a bassa tensione.
I trasformatori di media tensione
Come già menzionato, tra i componenti principali dei quadri elettrici di media tensione ci sono i trasformatori in resina di distribuzione. Questi elementi, disponibili con perdite normali, ridotte o su specifica, coprono una gamma di potenza da 160 kVA a 3150 kVA e offrono una classe di isolamento fino a 36 kV.
I trasformatori in resina sono particolarmente apprezzati per la loro affidabilità, sicurezza e capacità di ridurre le perdite energetiche.
Quali sono i componenti e i dispositivi del quadro elettrico MT?
Il quadro di media tensione, come anticipato, è costituito da diversi moduli, come ad esempio le celle o scomparti, ognuna avente una precisa funzione.
Tale approccio modulare consente di garantire diverse soluzioni personalizzate in base alle specifiche esigenze di chi lo utilizza. Più nel dettaglio, all’interno del quadro di media tensione è possibile trovare l’unità di arrivo linea, l’unità con interruttore generale, l’unità di protezione utenza (come il trasformatore appunto) e l’unità di partenza linea, in genere usata per alimentare cabine di trasformazione a valle.
Ogni unità del quadro di media tensione può avere al proprio interno diversi componenti, tra i vari è possibile citare:
- Il sezionatore di manovra a vuoto oppure a gas: il cui compito è quello di aprire il circuito trifase di distribuzione, per interrompere eventuali sovracorrenti;
- Interruttore automatico: che può essere sia estraibile che fisso con il relè di protezione al fine di rilevare guasti e comandare l’apertura dell’interruttore stesso;
- Sezionatore di manovra sotto carico: può essere dotato a sua volta di fusibili come alternativa all’interfaccia dell’interruttore del quadro;
- Sezionatore di terra: il cui scopo è quello di mettere a terra il circuito di distribuzione.
Come sono cambiati i quadri elettrici nel tempo?
I quadri MT, negli anni, sono cambiati molto. In origine avevano semplicemente il compito di smistare le linee e proteggerle, assieme ai trasformatori. Solo i quadri inseriti nelle centrali elettriche di grandi dimensioni avevano dei sistemi di controllo e monitoraggio.
Con l’espansione dei punti di generazione elettrica su tutto il territorio nazionale, in particolare per l’energia fotovoltaica, è diventato necessario integrare apparecchiature in grado di monitorare e controllare le linee anche nei quadri di media tensione delle cabine degli utenti finali.
Inoltre, le nuove tecnologie basate sull’Internet delle cose (IoT) e il concetto di Industria 4.0, che promuove la condivisione delle informazioni su reti informatiche, hanno permesso agli utenti di rendere i loro sistemi molto efficienti e produttivi.