MILANO. 15 GIU. Si chiamava Antonietta Gisonna, la donna di 52enne che è stata barbaramente uccisa da un transessuale di 20 anni che, dopo averla accoltellata, le ha tagliato la testa e l’ha lanciata nel cortile del palazzo.
La vicenda che è stata vista e seguita da un vicino di casa alle 2 di notte ha ancora dei contorni tutti da chiarire. Per primo le motivazioni, sullo sfondo del mondo della droga e della prostituzione di cui facevano parte il presunto assassino, Carlos Julio Torres Velesaca, regolarmente in Italia da diversi anni e la donna.
La vittima è stata colpita da una decina di fendenti con dei coltelli trovati in casa poi, con un gesto di disprezzo, le ha tagliato la testa e l’ha gettata in un cortile interno. Il tutto in una casa di edilizia popolare nel quartiere dell’Ortica, a Milano, nella zona est della città.
Dai racconti dei vicini sembra che la donna “facesse la vita” con il nome di Antonella; senz’altro aveva avuto una vita travagliata con precedenti per spaccio di droga.
Per quanto riguarda il suo assassino non si capisce cosa lo possa aver spinto a tanta ferocia, ma si ipotizza che il sudamericano avesse con lei dei debiti o fosse tornato per prendere della droga se non addirittura in crisi d’astinenza.
I carabinieri, chiamati da un vicino, quando hanno fatto irruzione nell’appartamento si sono trovati davanti una scena raccapricciante con l’uomo che era completamente ricoperto di sangue ed ha opposto resistenza. (nell’immagine di Google Maps il quartiere dell’Ortica a Milano).