“Forzati a uscire dalla curva”. Il cordoglio sulla pagina “Curva Nord”
Milano – Polemiche sui social per l’uscita dei tifosi dalla Curva nord durante la sfida tra Inter e Sampdoria, in seguito alla morte del capo ultras nerazzurro Vittorio Boiocchi.
Diverse, infatti, le testimonianze di tifosi che sono stati costretti a lasciare il proprio posto nel settore della tifoseria organizzata.
La notizia dell’omicidio di Boiocchi era iniziata a circolare in Curva Nord poco prima dell’inizio della partita. Erano stati, infatti, levati striscioni ed erano stati fermati i cori.
Poi alla fine del primo tempo i capi dei vari gruppi organizzati hanno lasciato la curva, con il resto dei tifosi che sono usciti nel corso dell’intervallo.

Sui social sono, però, spuntate diverse testimonianze di tifosi obbligati a lasciare il proprio posto, invitati anche con le maniere forti “con urla, minacce e spintoni”. Un tifoso su Twitter scrive: “Ho visto bambini piangere e persone venire spintonate perché non volevano andarsene.”
Un altro: “la curva nord ha obbligato tutti i tifosi li presenti, donne e bambini compresi, a lasciare la curva con urla e spintoni, ho pagato il biglietto per vedere il primo tempo nel secondo verde e metà del secondo nel terzo verde, un comportamento indecente da parte dei capi ultrà”.
“La Curva Nord – si legge sulla pagina Facebook della Curva Nord dell’Inter – piange la scomparsa di Vittorio, per tutti ‘Lo Zio’. In questi interminabili attimi di buio e dolore è solo tempo di silenzio. Le nostre condoglianze alla famiglia”.
Come messaggio di cordoglio della Curva Nord dell’Inter per la scomparsa dello storico capo ultrà Vittorio Boiocchi, di 69 anni, ucciso in un agguato nella serata di ieri a Milano.