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Milano, sabato 7 ottobre corteo per i maiali uccisi al Cuori Liberi

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Milano, sabato 7 ottobre corteo per i maiali uccisi al Cuori Liberi
L'arrivo della polizia ai Cuori Liberi

La manifestazione è stata organizzata dopo l’uccisione dei maiali del rifugio Cuori Liberi di Sairano (PV), seguita a un violento sgombero

In merito all’uccisione dei maiali del rifugio Cuori Liberi di Sairano (PV), sabato 7 ottobre a Milano sono attese migliaia di persone provenienti da tutta Italia per la manifestazione nazionale “Giù le mani dai santuari”, promossa dalla rete dei Santuari di animali liberi in Italia.

Il concentramento dei partecipanti è previsto alle ore 14 sotto il Palazzo Lombardia, sede della Regione, in via Melchiorre Gioia angolo via Algarotti, all’altezza del civico 37.

Il corteo si muoverà poi verso il centro fino a piazza San Babila.

La manifestazione è stata annunciata a seguito dei fatti avvenuti lo scorso 20 settembre nel rifugio Cuori Liberi a Sairano (PV), dove 9 maiali, venuti in contatto col virus della peste suina africana, ma in buono stato di salute, sono stati uccisi dalle autorità sanitarie dopo un violento sgombero, da parte delle forze dell’ordine, degli attivisti e delle attiviste che presidiavano pacificamente il rifugio.

Mentre il TAR non ha potuto esprimersi sulla domanda cautelare, essendo i maiali già stati uccisi, si è però concordato di procedere a integrare il ricorso per motivi aggiuntivi anche relativamente ad atti successivi all’ordinanza di abbattimento emessi dal Commissario della peste suina, dal Ministero della salute e dalla Regione Lombardia.

Un’udienza verrà fissata per valutare la legittimità dell’operato di queste istituzioni pubbliche.

Nel contempo tre interrogazioni parlamentari, per fare luce sulle responsabilità di quanto avvenuto, sono state presentate alla Camera da parte di Eleonora Evi e Devis Dori (per Alleanza Verdi e Sinistra) e dall’ex ministro Sergio Costa (per Movimento 5 Stelle).

La vicenda sta avendo anche eco internazionale con proteste spontanee organizzate in Messico, Stati Uniti, Spagna e Svezia.

Anche l’attore Joaquin Phoenix ha duramente condannato l’uccisione dei maiali come un atto “terrificante e vergognoso”.

“L’obiettivo della manifestazione – dichiara Sara d’Angelo, coordinatrice della Rete dei Santuari di animali liberi – è di ottenere che quello che è avvenuto a Sairano, sia nei confronti dei maiali che dei manifestanti, non succeda mai più.

Il 20 settembre a Pavia i diritti civili sono stati calpestati, ci ha colpiti una violenza senza precedenti davanti a cui non intendiamo arretrare di un passo. Vogliamo che tutti gli animali ospiti nei rifugi in Italia ottengano, sia dal punto di vista giuridico che attuativo, uno status privilegiato che li metta definitivamente, e senza eccezioni, al riparo dalle dinamiche economiche che purtroppo regolano la vita degli animali allevati a scopi alimentari”.

Con decreto del 7 marzo scorso, il Ministero della salute ha infatti riconosciuto come non equiparabili ad allevamenti i rifugi permanenti per animali non DPA (non destinati al consumo umano).

“I rifugi – spiegano gli attivisti – sono il simbolo di una convivenza diversa e possibile con le altre specie, un luogo di riscatto dove agli animali sottratti allo sfruttamento dell’industria alimentare o alla sperimentazione scientifica viene concessa una nuova vita, serena. Rappresentano l’opposizione netta, di una fetta sempre più consistente di società civile, allo sfruttamento sistematico di migliaia di corpi animali sacrificati nei macelli e nei laboratori, per mero profitto”.