Tante le persone per l’ultimo saluto
I funerali di Stato di Roberto Maroni si sono svolti oggi, venerdì 25 novembre 2022, a Varese nella basilica di San Vittore.
Roberto Maroni era morto martedì 22 novembre all’età di 67 anni dopo una malattia.
“Grazie Bobo”. Questa, la scritta, semplice, su uno striscione affisso fuori dalla storica sede della Lega di Varese, in piazza Podestà. In questo modo il partito e i militanti lo hanno voluto ringraziare nel giorno dell’ultimo saluto nella sua città. A Varese oggi è lutto cittadino e sono esposte le bandiere a mezz’asta.
A dare l’ultimo saluto ad uno dei padri fondatori della Lega tutto il Governo con in testa la premier Giorgia Meloni che è arrivata insieme al presidente del Senato Ignazio La Russa.
In chiesa anche i due vice premier Matteo Salvini e Antonio Tajani.

Presenti alle esequie anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e diversi ministri.
I tre governatori leghisti, Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana e Luca Zaia sono entrati insieme in chiesa.
Tantissimi gli amici ma anche gli avversari politici che nei confronti di Maroni hanno avuto parole di stima e di affetto.
“Era una persona capace di grande visone e di grande concretezza. Era una delle persone che ho conosciuto che più sapevano fare il gioco di squadra”. Queste le parole del premier Giorgia Meloni visibilmente commossa ha ricordato Roberto Maroni lasciando i funerali di Stato a Varese.
Il vescovo ausiliare di Milano Giuseppe Vegezzi ha ricordato Roberto Maroni nell’omelia durante i funerali di Stato a Varese. “Qui a Varese – ha detto il vescovo di Milano Giuseppe Vegezzi – ho sentito dire spesso in questi giorni, ‘era uno di noi’. È bello quando un politico riesce a farsi percepire così come uno di noi”.
“Le sue origini umili non le ha mai rinnegate – ha poi aggiunto. Le ha sempre vissute con normalità, soprattutto quando tornava a Lozza dove era non il ministro ma il marito di Emilia e il padre di Chelo, Fabrizio e Filippo. È bello pensarlo che sta cantando anche per noi”. Il vescovo ha infatti ricordato la sua passione per la musica nella band Distretto51, e quando suonava ai matrimoni in chiesa.
“Aveva uno stile capace di ascoltare e capire tutti – ha poi concluso – e ha sempre inteso l’impegno politico come servizio per il bene dei cittadini. Un uomo sempre pronto per dialogare e mai teso a distruggere.”
“Papi sappiamo che per te non è stato facile essere un papà perché il tuo lavoro, che era la tua passione, ti portava spesso lontano da casa.” Ha detto il figlio Filippo, ricordando il padre. Poi ha aggiunto: “Ti sei impegnato tanto per essere un buon papà, anche quando non riuscivi più ad alzarti dal letto. Noi lo sappiamo bene perché il tuo amore ci è arrivato tutto. Buon cammino papà”.
“Era un amico e molto anche un confidente, una persona di cui ci si poteva fidare. Quando c’erano cose delicate e volevi confrontarti con qualcuno, con lui eri sicuro che non sarebbero uscite dalla stanza. Era quel tipo di persona che mancherà per questo”. A dirlo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
Oggi a Varese è stato proclamato il lutto cittadino. “Tutte le forze politiche al di là degli schieramenti gli riconoscono due qualità: la lealtà e la correttezza”, ha precisato il sindaco di Varese Davide Galimberti.
Anche Matteo Salvini ha ricordato Maroni. “È stato un orgoglio per la Lega e per l’Italia”, ha detto.
“La sua città e la sua comunità gli hanno dato il saluto più bello, è stato bello vedere anche altri sindaci di territori diversi e idee diverse”. “Era una persona seria, anche il sole lo saluta”.