Diciamolo subito, non è stato un sorteggio particolarmente fortunato quello per l’Inter nella fase a gironi della Champions League. I nerazzurri si aspettavano, giocoforza, un avversario di primissimo piano proveniente dalle teste di serie e così è stato, visto che l’urna di Ginevra ha riproposto il Real Madrid. Il vero pericolo per la qualificazione arriva però dalla quarta fascia, quella che comprendeva le avversarie sulla carta più abbordabili: l’Inter ha pescato la peggiore del lotto, il Borussia Monchengladbach. Un sospiro di sollievo è arrivato invece dalla seconda fascia, dove c’erano avversarie ben più temibili dello Shakhtar Donetsk. L’Inter, insomma, resta perfettamente in corsa per il passaggio del turno e lo dimostrano anche le quote dei siti di scommesse online e di tutti i migliori casino legali autorizzati: ma l’impressione è che sarà un gruppo equilibratissimo. Andiamo a conoscere nel dettaglio le avversarie della Beneamata.
Real Madrid
Contro il Real di Puskas e Di Stefano, nell’epica finale del 1964 al Prater di Vienna, l’Inter conquistò la sua prima Coppa dei Campioni. Negli anni 60 arrivarono anche altre due sfide (sconfitta in semifinale nel 66 e vittoria nei quarti l’anno dopo) prima della famosa vittoria per 3-1 nella fase a gironi del 98-99, vittoria che non bastò a Simoni per evitare l’esonero.
Il Real Madrid campione di Spagna è diventato negli ultimi mesi una squadra estremamente pragmatica: Courtois ha chiuso la saracinesca, tanti gli 1-0 che hanno caratterizzato il post-lockdown (solo vittorie fino al pareggio di quest’inizio campionato col Betis). Benzema resta il punto di riferimento in attacco, bomber implacabile e responsabilizzato dopo l’addio di CR7. In difesa domina Sergio Ramos, difensore-goleador, mentre il mercato non ha portato novità al Bernabeu se si escludono la partenza di Bale (Tottenham) e il ritorno di Odegaard dal prestito alla Real Sociedad).
Shakhtar Donetsk
Risale ad appena un mese e mezzo fa l’ultimo confronto con lo Shakhtar Donetsk: a Dusseldorf, in semifinale di Europa League, l’Inter di Conte ne rifilò 5 agli ucraini. Da quel match, di fatto, lo Shakhtar non ha cambiato volto: restano in rosa ben 13 brasiliani, tra cui spiccano i talenti di Marlos e Taison che rendono imprevedibile la manovra offensiva, con Junior Moraes al centro dell’attacco. È proprio il 33enne centravanti il terminale offensivo, come dimostrano i 26 gol messi a segno la scorsa stagione. Luis Castro, tecnico portoghese, ha saggiamente scelto di proseguire sulla stessa linea tattica degli anni di Lucescu e i risultati gli danno ragione. Gli ucraini hanno anche allungato l’organico, basti pensare che i vari Maycon, Stepanenko, Teté e Konoplyanka non partono tra i “titolarissimi”.
Borussia Monchengladbach
Col Monchengladbach c’è un precedente famosissimo: negli ottavi di Coppa dei Campioni 71-72, l’Inter venne schiantata nella gara di ritorno in Germania: dopo l’1-0 al Meazza, i nerazzurri furono sconfitti 7-1. Durante il match, però, Boninsegna fu colpito da una lattina di Coca-Cola: arrivò il ricorso dell’Inter che ottenne la ripetizione del match che si chiuse 0-0, scatenando così le polemiche dei padroni di casa…
Oggi il Borussia Monchengladbach di Marco Rose, ex tecnico del Salisburgo, è una squadra che fa dell’equilibrio la sua virtù principale: quarto attacco e terza difesa nell’ultima Bundesliga, il Gladbach si basa sulla solidità dei suoi due centrali, Ginter ed Elvedi, e una spinta costante dei due terzini. C’è Lazaro, in prestito dall’Inter, mentre molto dipenderà anche dallo stato di forma dello svizzero Zakaria, out per infortunio negli ultimi sei mesi. L’uomo copertina è senza dubbio Marcus Thuram, figlio di Lilian ed esterno d’attacco potente e fantasioso: col connazionale Plea e il guizzante Herrmann forma un tridente decisamente insidioso.