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La digitalizzazione dell’Archivio Storico Fondazione della Guastalla Onlus

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La digitalizzazione dell’Archivio Storico Fondazione della Guastalla Onlus
La presentazione dell'opera di digitalizzazione

L’Archivio si trova presso la Villa Barbò Pallavicini a Monza

La Fondazione Collegio della Guastalla ha effettuato un lavoro di digitalizzazione del suo archivio storico, iniziato nel 2019 e presente nel settecentesco palazzo Barbò Pallavicini a Monza.

Il progetto è stato curato dal professor Angelo Bianchi, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e realizzato dalla Fondazione Lemine di Bergamo, grazie al lavoro competente ed efficace del dott. Piero Rizzi Bianchi.

Il progetto di digitalizzazione dell’archivio storico ha portato alla luce documenti di rilevanza storica nel periodo che va dal 1530, anno in cui la Contessa ha iniziato la sua attività nella città di Milano, ai giorni nostri.

Alcuni documenti originali che sono stati digitalizzati

La Fondazione, proprietaria del palazzo dove ha sede il Collegio della Guastalla, è una delle istituzioni più longeve del nostro paese, si occupa di fornire assistenza alle situazioni sociali di emergenza e di devolvere fondi alle persone svantaggiate dal punto di vista economico e fisico-psichico, nel territorio dove ha sede.

Anche il Collegio della Guastalla è una delle istituzioni educative più antiche e più longeve d’Italia e d’Europa, essendo stato fondato alla metà del xvi secolo.

Con il progetto di digitalizzazione del suo archivio storico, coordinato dal professor Angelo Bianchi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dal lavoro del dott. Piero Rizzi Bianchi, la Fondazione contribuisce in modo cospicuo, rilevante, all’opera di conservazione del patrimonio storico e culturale della Lombardia, e favorisce così lo sviluppo di nuove ricerche sulla storia civile, politica, sociale, religiosa degli Stati italiani dalla metà del 1500 ai giorni nostri.

La digitalizzazione degli archivi storici ha il compito di tutelare e di mettere al sicuro, materiali fragili, sempre esposti al rischio del deperimento, della dispersione, ed è una risposta efficace e diretta alla crescente domanda di accesso al nostro ricco patrimonio culturale.

Il palazzo Barbò Pallavicini a Monza.

Questo lavoro si inserisce nella missione di garantire che la memoria storica sia facilmente accessibile, promuovendo la ricerca e l’apprendimento.

Il progetto ha portato alla luce, tra gli altri, la figura di grande spessore e modernità della contessa Ludovica Torello, una donna che ha dedicato la sua vita alla cura e all’assistenza delle ragazze povere, un compito che nel 1500 era appannaggio di pochi, ancor meno delle donne, mostrando nel contempo capacità di governo e di relazioni non comuni.

Tra la documentazione rinvenuta nell’archivio, si segnala, per la rilevanza, quella sui funerali di Alessandro Manzoni, proprio nel maggio di quest’anno ricorreva il 150° anniversario dalla sua morte.

“Siamo orgogliosi di questa collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore che ringraziamo per il lavoro svolto”, ha dichiarato il Presidente della Fondazione, Antonio Viscomi.

“Mi preme sottolineare – ha poi aggiunto – che la Fondazione ha una doppia missione. Quella di dare un supporto concreto alle situazioni di emergenza del territorio, collaborando con enti e istituzioni senza fini di lucro e preservare il suo patrimonio storico-artistico e le sue proprietà.

In questa ottica si pongono sia il progetto di digitalizzazione dell’archivio storico che la possibilità di aprire i suoi spazi per eventi in una cornice storica unica”.

Il professor Angelo Bianchi, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, docente ed esperto di storia delle istituzioni educative e di assistenza in età moderna, ha sottolineato che: “Al termine di questi quattro anni di impegno e di intenso lavoro siamo lieti di annunciare questo importante passo in avanti nell’opera di catalogazione, di inventariazione e di conservazione della documentazione.

Di arricchire così la storia di un ente come la Fondazione Collegio della Guastalla, erede della lunga tradizione dei grandi movimenti di riforma religiosa e spirituale, condivisa con altre congregazioni religiose maschili e femminili, che hanno segnato in profondità la storia dell’Occidente cristiano nel corso dell’età moderna.

Questa digitalizzazione agevolerà la ricerca storica, permettendo agli studiosi, agli studenti e agli appassionati di esplorare il passato in modo innovativo e significativo”.

La digitalizzazione degli archivi storici rappresenta un investimento sul futuro, garantendo che le prossime generazioni abbiano accesso ad una parte essenziale del nostro patrimonio culturale.

La Fondazione Collegio della Guastalla Onlus

La Fondazione Collegio della Guastalla è una storica istituzione lombarda senza scopo di lucro.

Si impegna a sostenere giovani e persone svantaggiate dal punto di vista socio-sanitario ed educativo, oltre a preservare il suo patrimonio culturale e artistico, a fini benefici.

Fondata cinque secoli fa dalla nobildonna, Ludovica Torello di Guastalla, è la Fondazione più antica d’Italia e opera seguendo principi cristiano-cattolici.

Internet: https://www.fondazioneguastalla.org/