La tre giorni dedicata al padel negli spazi dell’Allianz MiCo di Milano ha confermato l’interesse del pubblico e degli addetti ai lavori per lo sport del momento e soprattutto che non è solo una moda. Registrate 22.000 presenze per un +23% rispetto al 2023
Milano – Sicuramente la popolarità dello sport “della pala” si è confermata crescente, con la seconda edizione di Padel Trend Expo, nel fine settimana passato. L’entusiasmo e la passione quasi viscerale per il Padel hanno trainato i numeri della manifestazione organizzata da Next Group, in collaborazione con la FITP e il patrocinio del Comune di Milano: +20% sulla vendita degli stand (120) e +28% relativamente alla presenza dei marchi nazionali e internazionali presenti (145). Un vero “boost” per il mercato e per lo sport in se stesso.
Tre giornate intense e oltre 22.000 visitatori, molti dei quali provenienti anche dall’estero, con un incremento del 23% rispetto alla prima edizione, hanno segnato un bilancio dunque positivo per il secondo anno della fiera, che ha proposto un programma ricchissimo e variegato, per gli appassionati, sicuramente di forte impatto.
La presenza delle più prestigiose Academy internazionali (M3 Padel Academy, Sanyo Academy, Cepac Padel Academy, PadelMBA, Rapha Nadal Academy, Royal Padel Academy, SPH e MVM), le esibizioni di top player internazionali osannati dagli appassionati, lunghe code ai desk di prenotazione, per incontri e “clinic” hanno davvero fatto vedere il vero volto della passione che anima il movimento italiano del padel.
Per gli eventi sportivi sono stati allestiti ben 6 campi da padel e 2 da pickleball costruiti con il contributo delle aziende specializzate, sia italiane che spagnole e nel corso della tre giorni si sono esibiti campioni di fama, osannati dagli appassionati.
Vere e proprie icone come Pablo Lima, Mati Diaz, Mike Yanguas, Javier Garrido, Momo Gonzalez, Gonzalo Rubio, Teodoro Victor Zapata, Javier Ruiz González, Lucas Bergamini, Martin Pineiro, Tolito Aguirre, Alvaro Cepero, Fernando Poggi, Tito Allemandi, Federico Deep Nazar, Gaston Malacalza, Pedro Melendez Amaya, Carlos Perez Cabeza, Josè David Sanchez Serrano, Gemma Triay, Eli Amatrian, Veronica Virseda, Carolina Orsi, Lorena Vano, Sofia Saiz e Denise Hoefer.
Non poteva mancare la Federazione Italiana Tennis e Padel, anzitutto portando in visione del pubblico la Coppa Davis vinta a Malaga, oltre che organizzando numerose attività propedeutiche e agonistiche rivolte alle scuole medie superiori e all’importante progetto Wheelchair rivolto all’inclusione.
Particolare spazio è stao dato anche al Pickleball, la nuova frontiera dello sport con la racchetta, che in USA pare stia spopolando.
Di particolare importanza è stato l’Inspiration Hub, vale a dire lo spazio dedicato alla parte convegnistica dell’Expo Padel. Vi sono stati organizzati diversi incontri che hanno avuto lo scopo di esplorare il futuro dei club padel in Italia, analizzando le evoluzioni del mercato nazionale e confrontandole con le esperienze internazionali, oltre a convegni di medicina legata alla disciplina, come ad esempio il primo Convegno Nazionale sulla Traumatalogia da Padel.
Tutto bene anche sul piano logistico, per la kermesse abbracciata da CityLife, il traffico nei tre giorni non ha avuto, nella zona, particolari problemi. Semmai sarebbe da rivedere la modalità di prenotazione delle attività nei campi.
Troppo sacrificato farla direttamente nei giorni di fiera, generando code lunghissime anche di un’ora, con molti che sono rimasti fuori da quel che volevano toccare con mano. Ovviamente delusi. Sarebbe forse meglio prevedere, per l’anno prossimo, un ventaglio temporale di prenotazione nelle due settimane prima dell’evento, ovviamente istituendo un numero chiuso per ogni attività, in modo tale che chi ha prenotato arriva poi tranquillo in fiera e svolge tutto con meno stress e più tranquillità. Alessandro Bugelli