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Giovanna Pedretti, l’autopsia conferma la morte per annegamento

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Giovanna Pedretti, l’autopsia conferma la morte per annegamento
Giovanna Pedretti (Facebook)

L’esito dell’autopsia sulla scomparsa di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano, ha rivelato che la causa del suo decesso è da attribuire all’annegamento.

Il tragico evento è avvenuto quando la donna è stata ritrovata senza vita nelle acque del fiume Lambro domenica scorsa.

La situazione si è rivelata ancor più complessa quando sono state scoperte tracce di sangue all’interno e attorno alla sua auto, parcheggiata nelle vicinanze.

Il medico legale Giacomo Belli del Dipartimento di Medicina legale di Pavia ha effettuato l’esame autoptico, confermando che le ferite da taglio riscontrate su polsi, braccio, gamba e collo erano di natura superficiale.

Tuttavia, il mistero attorno alle circostanze della sua morte persiste, con i carabinieri che continuano ad approfondire le indagini.

Il suicidio è l’ipotesi principale, ma la presenza di una lametta non affilata e le ferite leggere sollevano interrogativi sulle intenzioni di Giovanna Pedretti quella tragica giornata.

Ulteriori dettagli potrebbero emergere dagli esami tossicologici in corso e dall’analisi dei due telefoni personali rinvenuti nella sua auto, una Fiat Panda.

La Procura prevede di restituire la salma alla famiglia nei prossimi giorni, permettendo così la pianificazione dei funerali, che si svolgeranno nella Basilica di Sant’Angelo Lodigiano.

Nel frattempo, la famiglia, assistita dall’avvocato Simona Callegari, sta valutando le opzioni future e potrebbe coinvolgere periti di parte in previsione di un possibile procedimento penale.

Questo tragico episodio ha scosso la comunità locale, e le autorità stanno lavorando instancabilmente per fornire risposte chiare sulla vicenda.

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