Fra gli indagati dell’inchiesta Covid nella Bergamasca figurano anche l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro Roberto Speranza. Ma anche il Governatore della Lombardia Attilio Fontana, l’ex assessore Giulio Gallera, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.
A tre anni di distanza dallo scoppio del Covid che, nella Bergamasca avrebbe causato oltre 6 mila morti in più rispetto alla media dell’anno precedente, la Procura ha chiuso un’inchiesta per epidemia colposa.
Il procuratore aggiunto di Bergamo Cristina Rota insieme ai pm Silvia Marchina e Paolo Mandurino, coordinati dal Procuratore Antonio Chiappani, hanno elaborato i dati di una indagine dolorosa indagine per individuare le responsabilità di quella tragedia.
In pratica secondo i giudici, in quel periodo, si sarebbe fatto troppo poco per arginare la pandemia.
Gli accertamenti si sono avvalsi di una maxi consulenza firmata di Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova e ora senatore del Pd, hanno riguardato tre livelli, uno strettamente locale, uno regionale e il terzo nazionale.
Sotto indagine degli investigatori della Guardia di Finanza i morti nelle Rsa della Val Seriana e il caso dell’ospedale di Alzano chiuso e riaperto nel giro di poche ore. Oltre alla mancata istituzione di una zona rossa uguale a quella disposta nel Lodigiano e i mancati aggiornamento del piano pandemico, fermo al 2006.