MILANO 23 FEB. L’Accordo Quadro sul prezzo del pomodoro da industria, siglato a Parma lo scorso 11 febbraio tra le industrie e le Organizzazioni di produttori del Nord per la campagna 2015 non convince fino in fondo i produttori del comparto associati a Confagricoltura Lombardia.
“Il tavolo di contrattazione avrebbe dovuto recepire le richieste di modifica delle tabelle relative ai parametri qualitativi, che di fatto penalizzano i produttori” osserva infatti Bianca Maria Balestreri, presidente della Federazione Regionale Pomodoro della nostra Organizzazione.
L’accordo prevede un prezzo di riferimento pari a 92 euro a tonnellata, confermando quindi quello stabilito per la scorsa campagna.
“Il prezzo di riferimento” sottolinea però Bianca Maria Balestreri “viene garantito fino ad una soglia di 2 milioni e 650 mila tonnellate consegnate, facilmente raggiungibile a meno di un andamento particolarmente negativo della campagna produttiva. Al di sopra di questa soglia vengono previste riduzioni progressive del prezzo ed è pertanto altamente probabile che il prezzo che ci verrà effettivamente corrisposto a saldo risulterà ben al di sotto del prezzo di riferimento”
“In questo contesto – conclude la presidente della FRP lombarda – diventa ancora più determinante il ruolo delle OO. PP. che dovranno essere capaci di programmare la produzione in maniera tale da assicurare un’adeguata redditività per noi produttori”.