La Polizia di Stato, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, su richiesta dei pubblici ministeri del VII Dipartimento, nei confronti di dodici cittadini italiani, di varie fasce d’età comprese tra i 40 e i 67 anni.
Sono stati accusati di diversi reati, tra cui detenzione di armi e munizioni, detenzione e ricettazione di divise delle Forze dell’Ordine di provenienza illecita, e detenzione di sostanze stupefacenti.
L’indagine ha preso avvio dopo una rapina avvenuta nel novembre 2021 ai danni di un laboratorio orafo milanese situato in via Assab.
Cinque individui, armati e mascherati, si sono impossessati di lavorati e semilavorati in oro e palladio, oltre ad altri materiali preziosi, per un valore stimato intorno al milione di euro.
Gli approfondimenti investigativi condotti dalla Squadra Mobile hanno permesso di individuare un gruppo di pregiudicati sospettati di essere coinvolti nella rapina e, durante le indagini, è emersa la pianificazione di un’altra rapina in provincia di Varese, prevista per il novembre 2022.
Nel corso di una perquisizione presso un appartamento in viale Romagna a Milano, utilizzato dal gruppo criminale, sono stati rinvenuti e sequestrati diversi oggetti illeciti, tra cui un fucile a pompa calibro 12 Franchi, una pistola calibro 22 Browning e una pistola calibro 7,65 Beretta con matricola abrasa, insieme a munizioni compatibili.
Inoltre, è stato trovato circa un chilogrammo di cocaina, suddiviso in buste, e diverse divise di corrieri espressi e di Forze dell’Ordine, tra cui un distintivo della Guardia di Finanza.
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere per dieci degli indagati, mentre per gli altri due è stata decisa la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo con una sentenza irrevocabile di condanna.
