Diversi gruppi di animalisti, fra cui il Fronte Animalista, si stanno muovendo, soprattutto in rete, per salvare un vitellino che da tempo sarebbe stato legato ad una catena e che si trova presso il Centro Ippico Ronco di Diana in Arsago Seprio, in provincia di Varese.
“Due anni fa – scrivono in un appello un gruppo di animalisti – il responsabile del Centro Ippico decise di rinchiudere in uno sgabuzzino un vitellino sempre legato alla catena, per sfizio come lui stesso ha riferito agli attivisti che ne chiedono la liberazione”… “Adesso che il vitello è cresciuto il responsabile del maneggio ha deciso di venderlo, per soldi, ad un allevatore con possibile destinazione al mattatoio”.
“Gli attivisti – si legge sull’appello – sono venuti a conoscenza del maltrattamento a seguito delle numerose segnalazioni giunte dagli utenti del maneggio.
Al proprietario del vitello è stata data la possibilità di cedere l’animale al rifugio Porcikomodi dove gli sarebbe garantita una vita libera e felice con altri animali salvati dalla morte.
Purtroppo la proposta è stata rifiutata dai responsabili del Centro Ippico che, da quanto spiegano gli attivisti, avrebbero affermato: Le vacche sono animali che nascono per essere macellate e mangiate e si deve avere un riscontro economico dalla loro trattativa”.
Sembra che siano stati fatti anche delle segnalazioni agli organi competenti per “maltrattamento”, segnalazioni che non hanno avuto l’esito sperato.
Viene, così, chiesta “una grazia” per questo animale che, se venisse ceduto, “ha una bella adozione che lo aspetta e che lo sottrarrebbe alla macellazione dopo una vita così sofferta.” La notizia si sta diffondendo rapidamente in rete, soprattutto sui social, trovando la solidarietà di tante persone sensibili.
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