Il Consolato Generale della Repubblica di Bulgaria celebra i 140 anni di relazioni diplomatiche con l’Italia ricordando a Milano il poeta Pencho Slaveykov
Il 2019 segna il 140-esimo anniversario dalla costituzione delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica di Bulgaria e la Repubblica Italiana. Per l’occasione, il Console Generale della Repubblica di Bulgaria, Dott.ssa Tanya Dimitrova, ha proposto un’iniziativa dalla forte rilevanza culturale per entrambi i Paesi. Milano dedicherà, infatti, uno spazio all’interno del Giardino di Via Verziere e Via Brolo al grande poeta bulgaro Pencho Slaveykov, collocandovi una panchina monumentale che lo ritrae.
L’evento, promosso e organizzato dal Consolato Generale della Repubblica di Bulgaria, avrà luogo il 30 ottobre, giornata che vedrà Milano partecipare in più momenti.
Alle ore 11.00, la Sala del Grechetto della Biblioteca Sormani ospiterà una conferenza a cura del Prof. Emil Dimitrov dal titolo “Non ho mai visto altrove un panorama simile… (Pencho Slaveykov e la Lombardia)”.
Proprio a pochi passi dalla Biblioteca Sormani si trova il Giardino all’angolo di Via Verziere e Via Brolo, dove alle ore 12.00 avverrà l’inaugurazione della panchina monumentale, realizzata dall’artista bulgaro Adrian Novakov e commissionata dopo una raccolta fondi organizzata proprio dal Consolato Generale della Repubblica di Bulgaria.
Pencho Slaveykov (1866-1912) è uno dei simboli della relazione amichevole tra i nostri due Paesi. Considerato uno dei massimi esponenti della poetica bulgara, scelse proprio l’Italia come sua residenza per l’ultima parte della sua vita. Da tempo malato e deluso da scelte politiche in patria, il poeta abbandonò la Bulgaria nel 1911 e si recò prima in Svizzera, poi a Roma, precisamente in Via Boncompagni, dove oggi si trova una lapide commemorativa in suo onore. Qui, il poeta studiò l’italiano e svolse delle ricerche nella Biblioteca apostolica vaticana. Dopo l’esperienza romana partì per Firenze dove visitò la Galleria dell’Accademia per poi raggiungere Milano, dove alloggiò all’Hotel Manin.
Slaveykov trascorse gli ultimi mesi della sua vita a Brunate, un piccolo e caratteristico paesino sito sul Lago di Como. In molti, sia italiani che bulgari, hanno tentato di raccontare gli ultimi momenti della sua vita, tuttavia, soltanto visitando questo piccolo paesino si possono davvero comprendere a fondo le sensazioni provate dal poeta prima della sua scomparsa, avvenuta il 28 maggio 1912. Prima della sua morte, Pencho Slaveykov fu proposto dal professore svedese Alfred Jensen come candidato al Premio Nobel per la letteratura ma, a causa della sua prematura scomparsa, non fu possibile esaminare la candidatura del poeta.
La comunità bulgara a Milano e nei suoi dintorni conta circa 15 000 abitanti, per i quali l’installazione della panchina monumentale in onore del famoso poeta e compatriota potrebbe avere un valore inestimabile. Il luogo è destinato inoltre a diventare un punto di riferimento ove commemorare anniversari e festività nazionali, nonché di attrattività turistica per tutti coloro che conoscono ed apprezzano le opere del poeta. La messa in opera del suddetto progetto, fortemente voluta dal Consolato Generale della Repubblica di Bulgaria, è sicuramente di grande interesse per la società civile in Italia e in Bulgaria e sottolinea ulteriormente l’amicizia tra i due Paesi, i cui rapporti diplomatici celebrano, appunto, il 140-esimo anniversario.